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Politica martedì 28 febbraio 2017 ore 19:06

La senatrice Granaiola lascia il Pd

Manuela Granaiola

La politica eletta in Toscana ha annunciato la sua uscita per aderire al Movimento Democratici e Progressisti: "Lascio con rammarico"



VIAREGGIO — Manuela Granaiola aderisce al Movimento Democratici e Progressisti. La senatrice, eletta in Toscana, nata a Pistoia ma viareggina di residenza, ha annunciato in una nota stampa ufficiale la sua uscita dal Partito Democratico.

"E' con grande rammarico che lascio questo Pd - scrive Granaiola - e aderisco alla nuova formazione nella speranza che possa essere un luogo dove la discussione ed il confronto tra orientamenti ed idee anche diversi siano realmente riconosciuti come un valore ed un'opportunità di crescita e dove il bisogno di un nuovo, radicale riformismo sia considerato essenziale". 

"La mia esperienza politica è nata come militante della sinistra Dc e da sinistra sono stata una delle fondatrici del Pd - si legge in un testo - Partito che faceva dell'incontro tra le diverse correnti democratiche della tradizione politica italiana uno dei motivi fondanti". Ma "oggi - critica Granaiola - prendo atto con grande dispiacere che proprio quel confronto tra diversi orientamenti è stato messo pesantemente in discussione, additato come ostacolo, isolato e marginalizzato. Purtroppo non si è trattato di eventi occasionali, ma di comportamenti diffusi, da tempo in atto". 

"L'aspra discussione interna al Pd è sintomo di un infarto politico da troppo tempo annunciato", mentre ora "sono i giorni di una difficilissima crisi politica i cui esiti sono ancora incerti. I nodi veri sono saper riconoscere le questioni e saper indicare soluzioni concrete tanto eque ed utili quanto in grado di ridare fiducia" e "tra le urgenze, tre sono le questioni per le quali sono mancate soluzioni all''altezza dei bisogni: scuola, lavoro e contrasto alle povertà" temi su cui "si è discusso poco e male favorendo soluzioni, forse efficaci dal punto di vista comunicativo, ma poco risolutive". 

"Non posso e non voglio considerare il PD un nemico o un avversario - scrive anche la senatrice - al contrario voglio sperare che scelte sofferte come la mia possano aiutare il governo e lo stesso PD ad incentrare l''uso delle pur modeste risorse disponibili per raggiungere gli obiettivi sopracitati".


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