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Cronaca giovedì 22 marzo 2018 ore 16:45

Tre donne nei guai per un furto in gioielleria

Foto d'archivio
Foto d'archivio

Agivano con un tecnica affinata che le rendeva credibili agli occhi del negoziante. Dopo le indagini sono state rintracciate a Viareggio e Prato



PONTASSIEVE — Tre donne di etnia rom sono state arrestate nella serata di ieri dai carabinieri di Pontassieve perché ritenute responsabili, unitamente ad una quarta non ancora identificata, di un furto in una gioielleria avvenuto nel settembre 2017.

In base a quanto accertato, le quattro donne avevano un modus operandi semplice e ben collaudato: entravano nella gioielleria a coppia, a distanza di pochi minuti le une dalle altre.

Mentre le prime due simulavano un acquisto, distraendo la negoziante, le altre due restavano defilate, in educata attesa, osservando nel frattempo le vetrine. 

Arrivato il momento giusto, forse ricevuto un segnale convenzionale dalle complici, quella più esperta riusciva con abilità ad aprire una delle teche, arraffando in modo repentino circa un centinaio tra anelli ed altri preziosi.

Raggiunto l’obiettivo, con una scusa banale ma credibile, le quattro sono uscite dal negozio con fare tranquillo e sicuro. 

Nonostante l'immediata chiamata al 112, delle quattro donne si era già persa ogni traccia. I carabinieri, grazie anche ai filmati della videosorveglianza della gioielleria e alle telecamere del Comune, sono riusciti a ricostruire non solo la dinamica del colpo ma anche i movimenti all’esterno delle quattro donne.

E' stato così individuato il mezzo con cui erano giunte a Pontassieve e, partendo da una targa e da qualche immagine, con un meticoloso lavoro di ricerca nell’ambiente delle nomadi toscani dedite a questo tipo di furti, gli investigatori sono riusciti ad individuarne con certezza tre, peraltro tra loro imparentate. 

Gli elementi acquisiti e l’ampio curriculum criminale, soprattutto di due donne hanno fatto sì che la Procura della Repubblica di Firenze richiedesse ed ottenesse dal Gip Paola Belsito la custodia cautelare in carcere.

Tuttavia, la mobilità delle tre donne nel territorio, non solo toscano, ne ha reso difficoltoso il rintraccio cui si è giunti dopo prolungati appostamenti nei pressi dei principali campi nomadi toscani: due erano infatti a Viareggio e la terza a Prato. 

Nella serata di ieri, in collaborazione con i carabinieri delle compagnie territorialmente competenti, le tre donne sono state arrestate: le due più grandi, tra loro sorelle, sono state portate nelle carceri di Pisa e Firenze  mentre la terza, più giovane, è stata messa ai domiciliari. 

Le indagini proseguono sia per individuare la quarta complice che per accertare eventuali altri colpi commessi con le stesse modalità dal quartetto negli ultimi mesi.


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