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Politica mercoledì 13 luglio 2016 ore 11:59

"Rispetto la sentenza del Tar"

Il sindaco Del Ghingaro il giorno dopo l'annullamento della sua elezione: "Tutto torna in discussione ma non mi piacciono le battaglie per se stessi"



VIAREGGIO — Non più tardi di ieri il Tar ha annullato le elezioni amministrative 2015 per 675 schede scomparse nel nulla, accogliendo così il ricorso del candidato della Lega Massimiliano Baldini (vedi articoli collegati). 

Dopo le prime reazioni a caldo dei partiti politici, arriva quella della persona maggiormente coinvolta, il sindaco eletto al secondo turno Giorgio Del Ghingaro. Oggi il primo cittadino non è andato in Comune ma ha incontrato alcuni avvocati nel suo studio di commercialista a Capannori. Almeno sulla carta Del Ghingaro potrebbe infatti impugnare la decisione del Tar davanti al Consiglio di Stato. Che cosa abbia in mente ancora non si sa, ma il tono del suo ultimo messaggio su Facebook non sembra quello del politico pronto a tutto pur di restare al suo posto. 

"Tra poco, prima del previsto, Viareggio sarebbe tornata alla sua straordinaria normalitá e avrebbe potuto prendersi il posto che le compete nel panorama provinciale e nazionale - ha scritto Del Ghingaro -  Con la sentenza del Tar tutto torna in discussione. Non entro nel merito perchè mi sento e mi pongo come uomo delle istituzioni. E le istituzioni sono una cosa importante, da rispettare sempre e comunque. Non mi piacciono le recriminazioni, i rimpianti e le battaglie per se stessi, perchè amo Viareggio e metto al primo posto gli interessi della cittá e dei cittadini".

Il sindaco quindi è pronto a lasciare il Comune nelle mani del commissario prefettizio senza ulteriori battaglie in tribunale? E quando verranno indette le nuove elezioni, si candiderà di nuovo? Nel post Del Ghingaro non lo dice espressamente ma non sembra intenzionato a uscire di scena.

"Lascio agli altri la responsabilitá di riaprire una fase di crisi economica, politica e sociale che ci eravamo lasciati alle spalle. Io sto dalla parte di una cittá che ha dimostrato di saper tornare a correre - scrive del Ghingaro - Oggi la comunità di Viareggio deve stringersi forte intorno all'orgoglio del cambiamento iniziato, perchè i grandi processi democratici partono sempre dal basso e nessuna sentenza può fermarli. Abbiamo fatto insieme un bel pezzo di strada verso la speranza e sempre insieme continueremo il cammino".

Ecco il testo integrale del post di Giorgio Del Ghingaro:

"Ho scelto Viareggio per passione. Passione verso una città di una bellezza straordinaria che si era smarrita e ripiegata su se stessa. Passione per un modo di amministrare che guarda la concretezza delle scelte. Passione per un'idea della politica che fa gli interessi della città e dei cittadini.
In questo anno di lavoro, insieme abbiamo fatto ripartire Viareggio e ci siamo concentrati su alcuni obiettivi: bellezza, sobrietà, risanamento. Siamo arrivati ad un punto di svolta importante che presto ci avrebbe portato fuori dal dissesto. Tra poco, prima del previsto, Viareggio sarebbe tornata alla sua straordinaria normalitá e avrebbe potuto prendersi il posto che le compete nel panorama provinciale e nazionale.
Oggi, con la sentenza del Tar, tutto torna in discussione. Non entro nel merito perchè mi sento e mi pongo come uomo delle istituzioni. E le istituzioni sono una cosa importante, da rispettare sempre e comunque.
Viareggio ha conosciuto il nostro stile di governo, sa cosa abbiamo fatto in questo anno, ha apprezzato i cambiamenti, ha cominciato a sognare un futuro migliore.
Io rimango fermo sulle cose fatte, ai tanti progetti in cantiere, ai tanti sguardi incrociati, alle tante mani strette, alla squadra competente ed entusiasta che ha lavorato insieme a me. Non mi piacciono le recriminazioni, i rimpianti e le battaglie per se stessi,
perchè amo Viareggio e metto al primo posto gli interessi della cittá e dei cittadini.
Lascio agli altri la responsabilitá di riaprire una fase di crisi economica, politica e sociale, che ci eravamo lasciati alle spalle. Io sto dalla parte di una cittá che ha dimostrato di saper tornare a correre.
Oggi la comunità di Viareggio deve stringersi forte intorno all'orgoglio del cambiamento iniziato, perchè i grandi processi democratici partono sempre dal basso e nessuna sentenza può fermarli.
Abbiamo fatto insieme un bel pezzo di strada verso la speranza e sempre insieme continueremo il cammino".


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